Ferdinando Scianna "Autoritratto di un fotografo"

Oggi alla scuola romana di fotografia alle h. 18.00 si è tenuta la presentazione del libro di Ferdinando Scianna "Autoritratto di un fotografo" edito da Bruno Mondadori.
Nelle sua 224 pg. Ferdinando Scianna, si interroga sul ruolo della fotografia come interazione fra immagine-cultura-letteratura.  La figura di Sciascia e di Bresson sono costanti nel racconto del suo approccio e dedizione al mondo della fotografia. I  ritratti fotografici di Sciascia costituiscono un' elaborazione del lutto come pratica incomprensibile e come ricerca dell'assenza.
L'incontro con lo scrittore avvenne nel 1963  e nell'anno successivo scattò la celebre foto in cui Scianna riuscì a fermare nell'occhio della macchina fotografica ciò che Bresson chiamava "l'istante decisivo".  Definisce il suo libro un autoritratto che non ha concipito di scrivere di sua spontanea volontà ma che gli è stato chiesto e sicuramente costituisce un appagamento della vanità.
Il libro costitutisce una ricerca sulla fotografia, si interroga sul suo ruolo e il rapporto delle immagini come una scrittura che attraverso la luce declina la sua consacrazione.
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Today the Roman School of Photography at h.18:00 was haeld the presentation of the book by Ferdinando Scianna "Portrait of a photographer ", published by Addison.
In its 224 pg. Ferdinando Scianna, questions the role of photography as an interaction between image- culture and literature. The figure of Sciascia and Bresson are constant in the story of his approach and dedication to photography. The portraits of Sciascia constitute a work of mourning as a practice and as a search incomprehensibile absence.
The meeting whit a writer occured in 1963 and a year later snapped the famous photo where Scianna was able to stop the eye of the camera what Bresson called "decisive moment". Calls his book a portrait that has planed to write of his own free will but that has been asked and is definitely an indulgence of vanity.
The book constitutes henceforth a search on photography, questions about his role and the relationship of images as an entry through the light declines his consecration.